Cos’è XylOR?
E’ un’iniziativa di CITIZEN SCIENCE ideata e sviluppata in collaborazione tra l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR ed Infoxylella®. L’idea consiste nel coinvolgere direttamente la cittadinanza in un compito difficile, la ricerca del classico ago nel pagliaio, ovvero individuare e segnalare poche piante di olivo resistenti su un territorio ormai enorme nelle aree rurali, marginali e naturali fortemente colpite dall’epidemia di Xylella.
Quali gli obiettivi?
L’obiettivo generale di XylOR è riuscire a trovare urgentemente, una lotta contro il tempo scandito dal rapido avanzamento dell’epidemia sul territorio pugliese, strumenti per far rinascere e far convivere l’olivicoltura con il batterio nelle zone infette, nonché per contribuire a prevenire la sua diffusione nelle aree ancora indenni. L’impiego delle resistenze genetiche per convivere con malattie di cui non si conosce cura è infatti, oltre che comprovato da numerose evidenze storiche, un sistema duraturo, economico e sostenibile con l’ambiente. Il nuovo germoplasma resistente può essere ottenuto o mediante programmi di breeding (incrocio e successiva selezione) che nell’olivo son però lunghissimi, o appunto come nel nostro caso individuando in natura germoplasma coltivato o spontaneo già produttivo, sottoposto a selezione naturale per la presenza diffusa della malattia e di una elevatissima pressione di inoculo del patogeno. Questo approccio di selezione sul territorio, rispetto alle pur indispensabili attività di breeding condotte in altri progetti, consente di risparmiare fino a 10 anni di tempo sui primi potenziali risultati. L’individuazione sul territorio delle prime due varietà di olivo resistenti (Leccino e FS17), testimoniando la validità dell’approccio, rappresenta solo un punto di partenza essendo necessario disporre di molte più varietà per soddisfare le esigenze produttive, aumentare l’agrobiodiversità e quindi rendere l’agroecosistema più stabile e resiliente.
XylOR affianca ed aiuta altri progetti?
Si. Non è però sufficiente individuare olivi potenzialmente resistenti, il lavoro e la strada di verifica della resistenza, studio, caratterizzazione e registrazione di una nuova varietà è lungo e costoso. XylOR affianca, ed aiuta, fornendo segnalazioni di piante interessanti, progetti pubblici finanziati che stanno già operando da qualche anno su un discreto numero di varietà e semenzali promettenti selezionati prevalentemente nel Gallipolino. L’esigenza di esplorare capillarmente un territorio divenuto davvero enorme in tre provincie e le limitazioni nel personale e nel tempo disponibile, rendono indispensabile il coinvolgimento della cittadinanza per l’interesse collettivo del territorio. Le segnalazioni confluiranno principalmente in ResiXO, un progetto quinquennale della Regione Puglia e dell’IPSP-CNR che, condividendo i succitati obiettivi di XylOR, è partito nel dicembre 2018 ereditando numerose attività avviate su base volontaria fin dal 2016.
Cosa cerchiamo?
Cerchiamo germoplasma che mostri sintomi ridotti o assenti della malattia ovvero: a) VARIETA’ note anche minori spesso piantate, per caso o per prova, in un numero esiguo di esemplari; b) SEMENZALI spontanei ovvero piante provenienti da semi distribuiti casualmente soprattutto da uccelli e spesso allevati fino a superare la lunga fase giovanile ed arrivare a produrre olive. Ciascun semenzale ha un genotipo differente ed unico rappresentando una POTENZIALE nuova varietà con caratteristiche spesso simili ed intermedie rispetto ai genitori: la pianta madre che porta le olive, la pianta padre che ha fornito il polline trasportato dal vento. A causa del tipo di impollinazione dell’olivo, i semenzali, derivando per la maggior parte dai genitori locali prevalenti (nel Salento le due varietà sensibili Ogliarola salentina e Cellina di Nardò, altrove Coratina, Ogliarola barese, Peranzana, etc.), possono essere considerate varietà candidate “autoctone”, uniche ed anche generalmente più adattabili alle condizioni pedoclimatiche locali.
Dove e come cercare?
Prioritariamente le aree migliori da esplorare sono i territori da più lungo tempo e più fortemente interessati dai disseccamenti come, a partire dal Gallipolino, tutto il basso Salento Jonico soprattutto nella provincia di Lecce; più recentemente anche i territori sud della provincia di Brindisi ed il versante Adriatico della provincia di Lecce. Nelle aree ove la diffusione della malattia è ancora iniziale e sporadica, c’è il rischio di individuare e segnalare olivi che sono, per ragioni diverse, semplicemente sfuggiti all’infezione ma non in realtà resistenti.
Venendo alle indicazioni pratiche per la ricerca, le varietà già note, per le quali però spesso non si conosce o ricorda più il nome, si trovano solitamente negli oliveti commerciali, più spesso nelle piccole aziende marginali poco specializzate, nei frutteti e giardini familiari, spesso sui bordi degli appezzamenti o nelle vicinanze di manufatti e costruzioni che ne agevolavano la localizzazione. I semenzali invece, in base a come trasportati con uccelli, per caduta, rotolamento e trasporto passivo, è più facile su muretti a secco, bordi stradali, scoline, aree marginali incolte o naturali di macchia mediterranea e boscose. Circa le modalità di ricerca è possibile dare solo generici consigli: a. l’attenzione e l’affinamento dell’occhio sono importanti e si acquisiscono con la pratica; b. la ricerca a piedi sul terreno è consigliabile nelle aree incolte e naturali; c. a bordo di una bicicletta o un motorino è più facile individuare semenzali cresciuti su muretti a secco e bordi di strade rurali e vicinali. Infine è fondamentale la comunicazione, il passaparola, l’informarsi e il domandare per individuare piante apparentemente resistenti o aree/zone da esplorare.
A chi è rivolto XylOR?
L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini ma in particolare a coloro i quali, opportunamente informati e motivati, per competenza, attitudine, attività, hobby, possono più concretamente contribuire allo scopo; pensiamo ad esempio agli olivicoltori, frantoiani, agricoltori, studenti, gruppi scout, naturalisti, escursionisti, ciclisti, fotografi, cercatori di funghi o tartufi, cacciatori, etc. Oltre a chi si può attivare nella ricerca sul campo, tutti gli altri possono svolgere un ruolo altrettanto importante diffondendo l’informazione, raggiungendo e contattando i depositari dell’informazione, aiutando gli agricoltori a segnalare, divulgando e sensibilizzando il territorio ad aderire all’iniziativa di XylOR.
Come segnalare?
Le segnalazioni possono esser effettuate in tanti modi diversi: a. per via telefonica al numero 351 5990374, telefonando o inviando un messaggio SMS con il nome del Comune ove si vuol segnalare una o più piante (sarete prontamente ricontattati); b. inviando un messaggio Whatsapp allo stesso numero 351 5990374, magari allegando qualche foto delle piante. Per i più tecnologici ed esperti, si possono far segnalazioni: inviando messaggi attraverso la pagina dedicata Facebook o i profili Twitter e Instagram di XylOR. Sono benvenute tutte le informazioni aggiuntive utili a valutare la segnalazione come fotografie (della pianta intera e particolari di foglie ed olive), coordinate geografiche, note ed osservazioni varie.
Per i più interessati e volenterosi la partecipazione a XylOR può andare anche oltre la semplice segnalazione, partecipando attivamente al prosieguo delle attività di monitoraggio, rilievo, prelievo di campioni, etc. condotte nei progetti collegati.
Cosa succede dopo la segnalazione?
Raccolte le segnalazioni inizia il lungo e costoso lavoro di verifica della resistenza e valutazione del germoplasma. La prima tappa è un primo tempestivo sopralluogo in campo, magari in compagnia di chi segnala, con cui: si verifica la segnalazione; si geo referenzia e si fotografa la pianta/foglie ed olive; si preleva un campione rappresentativo per le analisi sanitarie. In funzione dello stato sanitario, valutando le caratteristiche generali e l’interesse del germoplasma, si può decidere di proseguire mediante: ulteriori sopralluoghi, rilievi e campionamenti per successive analisi sanitarie; il prelievo di materiale di propagazione e la moltiplicazione in vaso di un sufficiente numero di piantine; l’analisi genetica con marcatori molecolari per identificare la varietà o, nel caso dei semenzali, i possibili genitori; la verifica della resistenza mediante saggio di patogenicità in condizioni controllate; la caratterizzazione produttivo/tecnologica mediante micromoliture ed analisi chimico/organolettiche degli oli; la descrizione fenologica e morfologica; la preparazione per i test DUS (distintività, uniformità, stabilità) propedeutici alla registrazione ufficiale delle varietà nei nazionali. L’esperienza insegna che solo pochissimi genotipi possono diventare buone varietà quindi è ancor più importante individuare un elevato numero di piante resistenti. I più volenterosi e
A chi appartiene il germoplasma individuato?
Tutte le varietà conosciute non derivanti da incroci controllati (ovvero il 99% delle varietà di olivo mondiali) e tutti i semenzali spontanei derivati da selezione sul territorio non sono brevettabili e quindi soggetti allo sfruttamento di diritti di proprietà intellettuale. Tutto questo germoplasma è quindi di dominio pubblico, destinato prima al lungo lavoro di valutazione/ caratterizzazione/ registrazione quindi alla libera moltiplicazione e diffusione nei vivai e nelle aziende del territorio.
Per approfondire
Prossimamente, sul sito Infoxylella e sulla pagina Facebook di XylOR, saranno rese disponibili informazioni più dettagliate e tutorial sulle modalità di ricerca e segnalazione del germoplasma di interesse, resoconti di aggiornamento sulle segnalazioni raccolte e sugli sviluppi del progetto ResiXO.
Per maggiori informazioni sul progetto ResiXO:
Al LINK è possibile scaricare una brochure/manifesto da stampare, distribuire o affiggere presso esercizi commerciali, frantoi ed altri luoghi frequentati da potenziali utenti di XylOR.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE